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Stampa giuridica

Documento


36717
IDG851300412
85.13.00412 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Fortuna Saverio
A dieci anni dalla riforma quale destino per i penitenziari?
Discussione, an. 33 (1985), fasc. 5S (4 febbraio), pag. 4
(testo con illustrazioni)
D6440
L' A. ricorda come la riforma carceraria del 1975 abbia riconosciuto alcune liberta' fondamentali ai detenuti, come il diritto a mantenere i contatti con l' esterno e il nuovo concetto di trattamento fondato su un dialogo tra detenuto ed equipe penitenziaria. Nota come tuttavia il divario che ancora oggi separa il livello delle enunciazioni formali della legge dalla prassi, quasi mai omogenea, all' interno degli istituti di pena rimanga netto e palpabile. Osserva come causa principale di tale divario sia il sovraffollamento carcerario, e come in tale quadro sia impossibile realizzare un trattamento individualizzato. Concludendo, l' A. rileva come si debba riconoscere che un carcere a misura d' uomo non viene fuori dal cilindro di un legislatore bene intenzionato.
l. 26 luglio 1975, n. 354
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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