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36718
IDG851300413
85.13.00413 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Malfatti Franco Maria
Una pratica che produce guasti e che istituzionalizza il "filibustering". Contro il voto segreto
Discussione, an. 33 (1985), fasc. 7 (18 febbraio), pag. 4
(testo con illustrazioni)
D02113
L' A. sottolinea i danni provocati in Parlamento dal voto segreto, modo di votazione estraneo alle democrazie occidentali, e deplora l' uso, ormai invalso, di non convertire i decreti-legge entro i termini costituzionali: nel solo 1984 il Parlamento ha respinto 11 decreti-legge, e ne ha lasciati decadere 21. Deplora altresi' la mancanza di una corsia preferenziale per i progetti di legge governativi. Quanto ai diritti dell' opposizione, l' A. afferma che fra questi non e' compreso il diritto di prevaricare: se si impedisce alla maggioranza di esercitare i propri diritti, si andra' alla dittatura delle minoranze, che e' incompatibile con la democrazia. E' assurdo sostenere che i parlamentari sarebbero esposti al rischio di non potersi esprimere liberamente se il voto segreto fosse abolito; se la democrazia e' trasparenza, questa manca quando il parlamentare si nasconde e non esprime la propria opinione alla luce del sole. Conclude auspicando che l' abolizione del voto segreto si realizzi in tempi brevi.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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