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Stampa giuridica

Documento


36827
IDG851300522
85.13.00522 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Martinazzoli Mino
Parla il ministro della Giustizia. A ciascuno il suo segreto
Giornale, an. 12 (1985), fasc. 39 (20 febbraio), pag. 1
D6043; D61462; D9694
L' A. (ministro della Giustizia) esamina la proposta di legge elaborata da Sterpa in materia di segreto professionale dei giornalisti, auspicando che il legislatore riesca a definire una composizione fra i due interessi ugualmente rilevanti: la realizzazione della giustizia e la liberta' di stampa. E' questa, infatti, la via che ha indicato la Corte Costituzionale, pur riconoscendo la non illeggittimita' della disciplina vigente. L' A. ritiene che debba prevalere la tutela del segreto quando il giornalista abbia acquisito notizie sulla commissione di reati o sui loro autori; d' altra parte, non sembra si possa procedere nel senso di apprestare una compiacente rete di protezione. L' immaginazione legislativa dovra' farsi piu' acuta, e insieme prudente, nei casi in cui si tratta di notizie provenienti da fonti illecite, quando, cioe', vi sia alla base una violazione del segreto istruttorio. Conclude ammettendo che ci sono serie difficolta', il che, peraltro, non deve impedire che si cerchi di uscire da una condizione di incertezza intollerabile.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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