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36875
IDG851300570
85.13.00570 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Criscuolo Alessandro
Il caso Longanesi. Noi giudici, voi giornalisti
Paese sera, an. 36 (1985), fasc. 45 (16 febbraio), pag. 3
D04017; D9694; D6043; D0230
L' A., presidente dell' Associazione Nazionale Magistrati, prende spunto dalle polemiche sorte a seguito dell' arresto del cronista Longanesi, che aveva pubblicato notizie coperte dal segreto istruttorio, per svolgere due riflessioni. La prima riguarda i giornalisti. L' A. ritiene che si pone certamente l' esigenza di una nuova normativa che tenga conto dell' art. 21 della Costituzione, da una parte, e di una razionalizzazione della attuale normativa ordinaria sul segreto professionale dei giornalisti e sul segreto istruttorio, dall' altra. Tuttavia l' A. ritiene che permarranno situazioni particolari che metteranno il giornalista di fronte a gravi scelte se pubblicare o no una notizia. Cio' perche' non e' accettabile la semplicistica affermazione secondo cui il diritto di cronaca debba sempre e in ogni caso prevalere su ogni altro interesse. La seconda riflessione riguarda i magistrati. L' art. 13 della Costituzione ha reso il magistrato primo garante della liberta' dei cittadini. Provvedimenti poco meditati, non sorretti da congrua e adeguata motivazione, non calibrati rispetto alla gravita' dei fatti e alle esigenze reali di carattere processuale, non sono consoni al ruolo costituzionale della Magistratura e anzi lo contraddicono.
art. 13 Cost. art. 21 Cost.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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