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| IDG851300597 | |
| 85.13.00597 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Giugni Gino
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| Se aboliamo quella scala...
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| Repubblica, an. 10 (1985), fasc. 34 (12 febbraio), pag. 1
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| D74404; D021030
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| L' A. afferma che il referendum e' ormai impiegato come mezzo di
pressione per modificare la legislazione vigente; molti, infatti,
vedono nella iniziativa contro i tagli alla scala mobile il possibile
catalizzatore di una riforma del salario. A questo punto, pero',
bisogna chiedersi quale intervento sarebbe utile a determinare l'
improcedibilita' della consultazione. Premesso che la soluzione si
puo' cercare solo al di fuori del meccanismo attuale, l' A. ritiene
che ci si debba muovere nell' area dell' impianto sistematico della
indicizzazione salariale: occorre modificare la busta paga,
attraverso l' unificazione della paga base con la contingenza, e poi
scegliere un sistema di adeguamento al costo della vita, che non sia
quello dei vecchi "punti". Ma una simile riforma dovrebbe esprimere
una funzione sociale diversa da quella del sistema vigente, e
tuttavia altrettanto apprezzabile. L' A. suggerisce l' istituto, ben
noto all' estero, del salario minimo garantito; conclude peraltro che
i margini sono stretti, e appare assai difficile concludere in tempo
utile.
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| d.l. 17 aprile 1984, n. 70
l. 12 giugno 1984, n. 219
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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