| L' A., riferendosi agli sforzi che da piu' parti si vanno facendo per
evitare la celebrazione del referendum sui tagli alla scala mobile,
afferma che non si deve confondere la riforma del salario, di cui si
parla da molto tempo, con l' iniziativa diretta a bloccare la
consultazione. Fra le varie ipotesi, giudica seria quella di una
modifica radicale di una indicizzazione dei salari: si potrebbe
introdurre per legge un salario minimo, protetto nel suo valore
reale. Si darebbe cosi' attuazione all' art. 36 Cost., e si farebbero
cadere le ragioni del referendum. Ritiene pero' che la proposta sia
ancora incompleta quanto alla scelta della soluzione tecnica;
infatti, se si dovesse optare per un "minimo vitale" indicizzato,
sarebbe praticamente reintrodotta la contingenza. Mette in dubbio, d'
altra parte, che l' esito positivo del referendum sia gia' scontato;
calcola, anzi, che ci sia una maggioranza per il "no" all'
abrogazione della norma (come c' e' sempre stata per tutti i
referendum celebrati fino ad oggi).
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