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36910
IDG851300605
85.13.00605 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Astorri Stefano
Commenti. Lo sfascio delle Usl qualcuno ci pensa?
Repubblica, an. 10 (1985), fasc. 42 (23 febbraio), pag. 8
D1882
L' A. (Direttore della USL 1 di Roma) denuncia le gravi disfunzioni del sistema sanitario italiano, e sottolinea il disinteresse della classe politica sul problema. Dati gli scarsi contributi statali per la Sanita', per assicurare un servizio piu' efficiente, e' necessaria una migliore amministrazione dei fondi; propone quindi un taglio netto alla spesa ospedaliera, che assorbe il 66% del totale della spesa sanitaria, mediante una drastica riduzione dei posti letto, del resto eccessivi rispetto alle esigenze della popolazione. Propone inoltre: la creazione dei centri sanitari di base per far fronte alle patologie piu' comuni, in modo da evitare che queste confluiscano negli ospedali, un riammodernamento delle attrezzature e macchinari degli ambulatori ed una struttura amministrativa di tutte le USL italiane, sul modello di quella dell' ANAS, che reputa particolarmente efficiente. Conclude affermando che tutto questo si potra' realizzare solo a due condizioni: che si riqualifichino i dirigenti delle USL e che si incentivi il miglioramento del servizio tramite aumenti degli stipendi del personale e la possibilita' di fare carriera.
l. 23 dicembre 1978, n. 833
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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