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| IDG851300676 | |
| 85.13.00676 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Saulle Maria Rita
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| Lo Stato deve intervenire in un settore cosi' "privato"? Fecondazione
in vitro e diritto internazionale
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| Tempo, an. 42 (1985), fasc. 54 (27 febbraio), pag. 22
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| D300080; D3013; F31
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| L' A. avverte che i notevoli progressi della scienza medica pongono
forti dubbi sulla liceita' delle diverse forme di fecondazione
artificiale. Da un punto di vista esclusivamente umano, la
fecondazione omologa appare ai piu' lecita, anche se contestata dalla
religione cattolica. Allo stato attuale delle cose, gli Stati sono
assai cauti, in dubbio se sia opportuno regolamentare per legge una
materia che attiene essenzialmente la sfera della vita privata. L' A.
ritiene importante rifarsi al diritto internazionale: nella
Dichiarazione universale dei diritti dell' uomo viene infatti
sottolineata l' importanza della famiglia, e nella Dichiarazione
sull' utilizzazione della scienza viene affermato che la tecnica deve
essere messa a disposizione delle persone, purche' non leda la
dignita' della persona umana. La Convenzione europea dei diritti
dell' uomo impedisce ogni ingerenza da parte della pubblica autorita'
nella vita privata e familiare: e deve ritenersi che la fecondazione
artificiale omologa rientri nella sfera privata, purche' non comporti
danni per la salute della donna o del nascituro. L' A. conclude
sollecitando una legge che regoli la fecondazione eterologa,
considerata come un fatto di pubblico dominio.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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