| L' A. sostiene che la Magistratura, oggi, da organo di giurisdizione,
e' diventata un organo di potere. Parlare di "governo dei giudici"
non e' un' ipotesi pregrina. "Teoricamente parlando, oggi, un
Pretore, un P.M. o un giudice istruttore, oltre a privare chiunque
della liberta' a tempo indeterminato, possono mandare in crisi un
Governo, liquidare un partito, sciogliere un Consiglio comunale,
liquidare un ordine professionale, portare al fallimento un' impresa,
una banca e persino minacciare l' economia del Paese". Da alcuni anni
a questa parte, alcune forze politiche stanno tentando la conquista
della Magistratura immettendo e collocando in punti chiave gruppi di
giudici "con la tecnica dello sbarco di commandos". Questo
costituisce un' autentica minaccia all' indipendenza della
Magistratura. Nello stesso Cons. Sup. Mag. sono presenti autentici
"commissari politici" per controllare il potere della Magistratura.
In queste condizioni si pone come esigenza primaria una profonda
riforma dell' ordinamento giudiziario.
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