| L' A. sostiene che la "problematica religiosa" all' interno del
sistema scolastico pubblico e' possibile affrontarla, oggi, a 36 anni
dall' entrata in vigore della Costituzione, perche' sono mutate le
condizioni di contesto culturali, di costume, di equilibrio tra le
principali forze sociali e politiche operanti all' interno del Paese,
di rapporto col Vaticano. L' A. ripercorre criticamente, in questo
primo articolo, i rapporti tra Stato italiano e Chiesa cattolica, per
quanto concerne l' insegnamento religioso, dall' avvento della
Repubblica ad oggi. Ritiene che, in sostanza, il compromesso
"continuistico", realizzato con l' approvazione dell' art. 7 Cost.,
ha mantenuto in vita, assieme alla non riveduta legislazione
ordinaria emanata in materia di insegnamento religioso negli anni '20
e '30, il tipo di equilibrio tra Stato e Chiesa realizzato durante il
periodo fascista, riconducibile, per cio' che concerne l'
insegnamento religioso nelle scuole statali alla concezione
gentiliana della religione come strumento di educazione di massa
dello Stato.
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