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37113
IDG851300808
85.13.00808 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Dall' Ora Alberto
Lo Stato e' piu' forte se e' piu' giusto
Corr. sera, an. 110 (1985), fasc. 59 (19 marzo), pag. 2
D5101; D50126; F4252
L' A. osserva che, con la sentenza che ha concluso il processo d' appello per il rapimento e l' uccisione di Moro, i giudici hanno riconosciuto il valore della dissociazione, anticipando cosi' di fatto una possibile legge del Parlamento. Tale modo di procedere e' forse discutibile ma dimostra, da un lato che il periodo dell' emergenza e' superato, e dall' altro che i giudici possono graduare le pene rifacendosi a norme gia' esistenti. Dopo aver ricordato la differenza fra la figura del pentito e quella del dissociato, l' A. afferma che, facendo ricorso alle attenuanti, la Corte d' Assise d' Appello ha dimostrato che e' possibile scegliere la via della riconciliazione senza proclami, ma solo valutando attentamente la posizione dei singoli imputati. Tale modo di agire costituisce un incentivo di dissuasione maggiore della cieca repressione e serve a riaffermare il primato della ragione.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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