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Documento


37170
IDG851300865
85.13.00865 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tosi Silvano
Trasferimento d' ufficio dei giudici, un doppio abuso
Nazione, an. 127 (1985), fasc. 53 (2 marzo), pag. 1
D0230
Le cronache giudiziarie che riferiscono le notizie sull' avvio del procedimento di trasferimento d' ufficio e di probabili provvedimenti disciplinari a carico di magistrati, offrono lo spunto all' A. per alcune considerazioni sia per quanto riguarda la lesione che in qualche modo subisce l' immagine della magistratura, sia, in particolare, per quanto concerne l' intervento del Cons. Sup. Mag.. L' A. sostiene, infatti, che il "trasferimento d' ufficio" e' un provvedimento da condannare fermamente perche' non offre alcuna garanzia di "giusto procedimento" e si presta a due opposti abusi, che non possono trovare ulteriore copertura nel nostro assetto liberaldemocratico. C' e' l' abuso quando il provvedimento viene stabilito per evitare all' interessato un meritato procedimento disciplinare; c' e' l' abuso quando il provvedimento viene disposto sapendo che nessuna sanzione disciplinare sarebbe possibile, eppure si vuole rimuovere dal posto un magistrato divenuto scomodo per diversi motivi. Nel primo caso il "trasferimento d' ufficio" e' una beffa alla giustizia; nel secondo caso e' una violazione dei diritti inviolabili della difesa.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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