| L' A. osserva che nel nostro Paese non si sono ancora definiti con
sufficiente chiarezza i rapporti tra Stato e Regioni. Cio' ha
portato, tra l' altro, alla proliferazione di formazioni separatiste
e autonomiste locali (es. sudtirolesi, valdostani, sardisti ecc.)
che, sia alle elezioni regionali ed amministrative, che a quelle
politiche, raccolgono una consistente fetta di consenso popolare,
ponendosi come rifiuto e come protesta nei confronti del potere
statale e dei partiti di regime. Esprime inoltre la propria
preoccupazione per lo scoordinamento che c' e' tra potere legislativo
parlamentare e regionale, mediati dalla sola Commissione
interparlamentare per le Regioni, e per lo spezzettamento del potere
e delle competenze, che portano una gran confusione, soprattutto in
quei settori di attivita' pubblica che esigono una unita' di
direttive e di indirizzo.
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