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| IDG851300958 | |
| 85.13.00958 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Antonini Ezio
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| Ora il Ministero dei Beni Culturali vuole far confluire i contributi
in un Fondo da ripartire ai soggetti "autorizzati". Ma la burocrazia
scoraggia il Mecenate
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| Sole, an. 121 (1985), fasc. 52 (7 marzo), pag. 4
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| D18254
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| La l. 2 agosto 1982, n. 512 prevede la partecipazione dei privati
alle attivita' di conservazione e valorizzazione dei beni culturali.
Questa partecipazione comporta la deducibilita' dal reddito delle
persone fisiche e giuridiche dei contributi offerti per le finalita'
della legge. E' stata presentata una proposta di legge in forza della
quale tutte le erogazioni in danaro che i privati intendono destinare
a questo fine debbano essere versate allo Stato e inserite in un
apposito capitolo del bilancio statale denominato "contributi dei
privati ad attivita' e manifestazioni culturali". Questa iniziativa
legislativa sostituisce ad un corretto approccio pluralistico una
visione organizzativa operata dallo Stato. L' A. sostiene che se
questa proposta dovesse diventare legge si cancellerebbero
definitivamente sia i benefici concreti introdotti dalla l. 512/1982,
che l' idea di corresponsabilizzazione per la tutela del patrimonio
culturale che essa aveva contribuito ad avviare. La proposta, pero',
contiene anche spunti positivi, che l' A. illustra, riguardanti l'
inserimento tra le iniziative di sponsorizzazione dei privati anche
le attivita' di studio, ricerca, documentazione e catalogazione e
pubblicazione, nonche' l' acquisto di beni culturali. Interessante e'
anche la possibilita' di sostituire le erogazioni in danaro con
prestazioni gratuite di servizi, cessione di beni, ecc..
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| l. 2 agosto 1982, n. 512
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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