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37293
IDG851300988
85.13.00988 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Zampetti Pier Luigi
Dibattito culturale e politico. Questione morale e Magistratura
Tempo, an. 42 (1985), fasc. 56 (2 marzo), pag. 2
D0230
L' A. si riferisce alla decisione del Cons. Sup. Mag., che ha adottato provvedimenti nei confronti di alcuni magistrati di Torino; premesso che, comunque si definisca la vicenda, da essa non puo' sorgere una questione morale nell' ambito della Magistratura, cerca di chiarire in cosa consista veramente la "questione morale". Afferma che tale questione e' connessa con la crisi della societa', che non e' solo italiana ed ha carattere morale prima che economico. Nella societa' dei consumi e' stato istituzionalizzato lo spreco, e' stato disconosciuto il concetto di merito, e da qui e' derivata la caduta dei valori; per conseguenza, la scarsita' di risparmio ha bloccato lo sviluppo economico. E siccome la crisi morale ed economica induce a disattendere vari principi della Costituzione, sopravviene la crisi istituzionale. Cosi' individuate le basi della questione morale, l' A. ritiene che alla Magistratura spetti il ruolo storico di concorrere a risolverla. Conclude che alcuni fatti di cui oggi si occupa la cronaca si possono considerare marginali.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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