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Documento


37322
IDG851301017
85.13.01017 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Fagiolo Vincenzo
Eutanasia e Costituzione
Tempo, an. 42 (1985), fasc. 77 (29 marzo), pag. 2
D51850; F4252
(Titoletti: Assurdo principio. Acuto problema)
L' A. avverte che la proposta di legge sull' eutanasia, se venisse approvata nel testo attuale, andrebbe incontro a una censura di incostituzionalita', in quanto non rispetta il valore della persona umana che sta alla base della nostra Costituzione. Infatti la proposta in esame parte dall' inaccettabile presupposto che esista un "diritto alla morte": se tale diritto esistesse, non avrebbe ragione di esistere l' art. 579 c.p. che punisce chiunque provochi la morte di un individuo col consenso di lui. Peraltro, una volta stabilito che nessuno puo' abbreviare la propria o l' altrui vita senza commettere un grave delitto, bisogna riesaminare alla luce dei progressi della scienza medica i problemi relativi al dolore, all' accanimento terapeutico, all' accelerazione del processo mortale, ecc. L' A. riconosce quindi la possibilita' di studiare degli interventi legislativi che disciplinino la complessa materia del dolore "inutile" e dell' accanimento terapeutico, ma ribadisce la propria opposizione a qualunque provvedimento che disattenda il diritto alla vita.
art. 579 c.p.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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