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37416
IDG851301111
85.13.01111 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bonafede Adriano
Costi del personale. Una sentenza che vale 1500 miliardi
Mondo economico, an. 38 (1985), fasc. 17 (29 aprile), pag. 46-47
D188; D1882
L' A. riporta come le spese per il personale delle USL abbiano registrato un incremento del 14,89% superiore a quello registrato negli altri comparti dello Stato, fenomeno rilevato anche dalle organizzazioni sindacali. Oltre a cio' l' A. riferisce del ricorso presentato e vinto dinanzi al TAR del Lazio da parte di un ospedaliero che ha chiesto la rivalutazione della retribuzione straordinaria che essendo rimasta ai livelli fissati con il contratto del 1979 e' ormai inferiore alla retribuzione per l' ora normale. La mancata impugnativa della sentenza ha fatto si' che molte USL di Roma si sono adeguate alla nuova retribuzione aprendo un' ulteriore falla economica che, se estesa su tutto il comparto nazionale comporterebbe un esborso di almeno 1500 miliardi da parte dello Stato. Solo l' intervento del ministro della Funzione pubblica ha, per ora, bloccato tutto. Colpa di questa situazione, a detta dei sindacati, riporta l' A., e' del rifiuto del Governo ad affrontare la trattativa "intercompartimentale" che avrebbe dovuto iniziare fin dal 1984 per omogeneizzare le normative fra i vari comparti del pubblico impiego. Comunque, conclude l' A., ulteriori grattacapi verranno dall' apertura della stagione dei rinnovi contrattuali, avendo, i sindacati confederali, gia' ripudiato il limite del 7% stabilito dal Governo per gli incrementi retributivi per l' 85, senza contare le posizioni dei sindacati autonomi, rappresentativi soprattutto dei medici.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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