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Documento


37433
IDG851301128
85.13.01128 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tedesco Giglia; (a cura di F. C.)
La legge che vogliamo
Intervista
Rinascita, an. 42 (1985), fasc. 12 (6 aprile), pag. 13
D5170
L' intervistata, vicepresidente del Senato, affronta alcuni temi della legge sulla violenza sessuale, gia' approvata dalla Camera. Rilevati alcuni aspetti positivi del testo approvato, l' intervistata ritiene che al Senato l' opposizione comunista riproporra' tre questioni ritenute fondamentali: il tema della presunzione di violenza per i minori e i portatori di handicap; la procedibilita' d' ufficio all' interno della coppia; la costituzione di parte civile delle associazioni. Per quanto riguarda il primo punto, l' intervistata sostiene che il riconoscimento della dignita' della persona mal si concilia con i concetti di presunzione, trattandosi invece di verificare se effettivamente vi sia stata violenza. La questione e' particolarmente evidente per i portatori di handicap, i quali verrebbero ad essere trattati come cose e non come persone. Per i minori, la questione e' piu' complessa, dovendosi contemperare due principi, quello teso a reprimere il fenomeno della brutalizzazione dei bambini, con quello del rispetto della sessualita' dei minori. Per quanto riguarda il terzo punto, la proposta comunista rappresenta un' anticipazione rispetto alla riforma del codice di procedura penale dove il principio della partecipazione al processo delle associazioni e' accettato.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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