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| IDG851301206 | |
| 85.13.01206 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Beria d' Argentine Adolfo; (a cura di Ronfani Ugo)
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| Incontro con Adolfo Beria d' Argentine, presidente del Tribunale dei
minorenni di Milano, sui problemi piu' scottanti in un momento che
segna la ripresa del terrorismo. Giudice, che mestiere difficile
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| Intervista
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| Giorno, an. 30 (1985), fasc. 13 (1 aprile), pag. 7
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| (testo con illustrazioni)
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| D0230; D5101
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| (Sommario: Una preparazione non all' altezza dei tempi, il pericolo
di essere influenzati dalle mode del momento, i recenti casi di
corruzione, da Torino a Catania: sono molti i fattori che rendono
ancora piu' delicata questa delicatissima professione. "L' importante
e' riuscire a mantenere sempre la testa fredda in una realta' al
calor bianco")
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| L' A. (magistrato di Cassazione, presidente del Tribunale per i
minori di Milano) affronta innanzitutto il tema del terrorismo
affermando di aver maturato la convinzione che esso sia soprattutto
di natura politico-culturale. Si dice inoltre dell' opinione che la
legge, la politica e il perdono siano i 3 campi sui quali il
terrorismo deve essere affrontato. Sostiene che esso gode di
collegamenti internazionali e propone la istituzione di una sorta di
Tribunale internazionale dell' Aja per il terrorismo. Nell'
affrontare il problema della crisi della giustizia, l' A. pone l'
accento sul problema della formazione dei magistrati e di una loro
seria selezione. Insiste sulla necessita' di una giustizia rapida e
sulla opportunita' di un supplemento di criminalizzazione per quanto
riguarda la criminalita' economica. Accenna alla stretta connessione
fra liberta' di stampa e indipendenza della Magistratura e conclude
osservando che per superare l' attuale crisi della giustizia e' bene
che i giudici ritrovino una funzione di tipo positivo, non solo di
tipo distruttivo.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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