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37537
IDG851301232
85.13.01232 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ingrao Pietro
Il parlamento duale. Un saggio di Ingrao sulla riforma dell' istituto parlamentare
Manifesto, an. 15 (1985), fasc. 96 (30 aprile), pag. 11
(testo con illustrazioni)
D0211; D02110; F421
L' A. afferma che la crisi dell' istituzione parlamentare non deriva dal fatto che ha troppi poteri, ma dal fatto che ne ha troppo pochi, in senso non numerico bensi' qualitativo. Infatti il Parlamento non ha la possibilita' di conoscere a fondo e di incidere su questioni come la pace, lo sviluppo, la qualita' della vita. Inoltre, il Parlamento ha la necessita' di avere come interlocutore un Governo forte, che sappia farsi promotore di scelte effettive; contemporaneamente, devono essere rafforzate anche le istituzioni europee. L' A. avverte poi la necessita' di rivedere i rapporti fra sindacato e istanze decisionali dello Stato, e fra organismi della rappresentanza sociale e istituti della rappresentanza politica, tenendo anche presente che la soggettivita' politica non puo' esaurirsi nei partiti. Sollecita quindi una razionalizzazione del sistema di governo parlamentare, che parta dalla riduzione del Parlamento ad una sola Camera. Una tale iniziativa e' indispensabile anche per frenare la "riforma di fatto" posta in atto nell' ultimo periodo, che frena la liberta' d' azione del Parlamento con la decretazione d' urgenza, il voto di fiducia, il controllo sul calendario di lavoro. Dopo aver lamentato la mancanza di analisi approfondite sul fenomeno della corporativizzazione, l' A. sostiene che la "riforma strisciante" in atto non e' in grado di dare risposte valide all' attuale crisi di rappresentanza e di legittimazione che stanno vivendo le istituzioni. La discussione in atto, conclude l' A., non riguarda l' ammodernamento di vecchie macchine istituzionali, ma il tipo di Stato.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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