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| IDG851301247 | |
| 85.13.01247 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Albamonte Adalberto
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| Condono edilizio: la proroga. La legge, tra uno slittamento e l'
altro, rischia di mancare il bersaglio
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| Messaggero, an. 107 (1985), fasc. 94 (17 aprile), pag. 16
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| (testo con illustrazioni)
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| D18222; D18239
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| (Sommario: Tra il pacchetto di proposte forse una novita': sanzioni
anche ai piccoli abusivi. Slitta a fine giugno il termine per chi ha
abbattuto muri, creato bagni e realizzato altri lavori in casa)
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| L' A. (giudice in Roma, specializzato in abusivismo), commentando la
proposta di far slittare i primi termini di applicazione del condono
edilizio mediante un decreto legge, rileva come questo ponga un'
ipoteca sull' applicazione del condono e sulla credibilita' del
discorso repressivo aperto con la nuova disciplina delle sanzioni
edilizie. Osserva che, pur se il pacchetto normativo del condono
edilizio apre una serie di problemi interpretativi, tali problemi
vanno affidati alle regioni ed ai comuni, i quali non possono essere
scippati anche del potere di dare un significato alle norme del
legislatore statale in materia peraltro di loro esclusiva competenza
secondo la Costituzione. Concludendo, l' A. auspica che ciascuno,
ministri, regioni, comuni, svolga la parte a lui assegnata senza
riaprire il dibattito sul condono, che non ha bisogno di ulteriori
drammatizzazioni.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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