| L' A. esamina i punti fondamentali del disegno di legge sui "quadri",
sui quali ritiene necessario l' apporto di modifiche e miglioramenti
da parte del Senato. In particolare critica il carattere di
compromesso sia dell' art. 1, che prevede che i prestatori di lavoro
subordinato si distinguano in dirigenti, quadri, impiegati ed operai,
che dell' art. 2, che definisce in termini generali, la nuova
categoria dei quadri. Il compromesso nasce dal fatto che nel testo
approvato si e' preferito modificare solo "parzialmente" l' art. 2095
c.c., per non sostituirlo interamente con una nuova disposizione di
legge; tuttavia ritiene che, sotto il profilo tecnico-giuridico,
sarebbe stato assai piu' coerente ed opportuno o "l' aggiunta secca"
all' art. 2095, oppure l' introduzione di una regolamentazione nuova
comprensiva di tutte e quattro le categorie. Critica infine l' art.
3, che appare in contrasto con l' art. 39 Cost. e l' art. 6 per la
formulazione troppo confusa.
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