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Documento


37615
IDG851301310
85.13.01310 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Neppi Modona Guido
Giudici e giornalisti
Repubblica, an. 10 (1985), fasc. 86 (25 aprile), pag. 6
D9694; D0230; D6043; D04017
L' A. prende spunto da un convegno, tenutosi di recente a Spotorno, per affrontare il problema del rapporto fra giudici e giornalisti. Osserva che entrambe le categorie hanno poteri enormi, come nessun' altra categoria professionale o politica, e che hanno talvolta il difetto di voler agire al di la' di quelli che sono i rispettivi compiti istituzionali. I pericoli maggiori derivano comunque dai casi in cui giudici e giornalisti si alleano per "pilotare" le notizie a proprio piacimento, con il rischio che si crei un potere incontrollabile e fuori della logica istituzionale. Per risolvere questi problemi, e' necessario in primo luogo riformare il segreto istruttorio, in modo di trovare un giusto equilibrio fra esigenze processuali e diritto dell' informazione. Gli altri problemi vanno poi risolti sul terreno della professionalita', del costume e del controllo dei casi di violazione dei doveri deontologici; in particolare, giudici e giornalisti non devono cedere alla tentazione di diventare soggetti politici.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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