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38849
IDG851302545
85.13.02545 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Della Seta Piero
Condono edilizio. Si' alla sanatoria ma a quali condizioni?
Unita', an. 62 (1985), fasc. 177 (10 agosto), pag. 4
D18222; D18239
L' A., intervenendo sulla questione dell' abusivismo edilizio e sul tema di una nuova necessaria legge sul regime dei suoli, rileva come una sanatoria abbia senso e vada effettuata solo come misura d' emergenza per segnare il passaggio da un vecchio che si vuol superare ad un nuovo che si vuol costruire, mentre se ripetuta all' infinito si trasformi in un incentivo all' illecito. Nota come la distinzione che avrebbe dovuto essere fatta nella sanatoria tra abusivismo di speculazione e abusivismo di necessita' sia una formulazione di forte efficacia propagandistica ma di nessuna efficacia pratica, perche' all' ultimo stadio di utilizzazione, dove opera la sanatoria, l' abusivismo e' ormai divenuto tutto di necessita'. Ritiene che la soluzione del problema sia in una regola ferma che va imposta a tutti, facendo comprendere a tutti che e' nel proprio interesse rispettarla. L' A. conclude auspicando l' elaborazione di una nuova legge sul regime dei suoli che ne regoli quantita' e modalita' d' uso
l. 28 febbraio 1985, n. 47
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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