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39016
IDG851302712
85.13.02712 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Gagliardi Antonio; (a cura di S. G.)
Intervista al procuratore Gagliardi. Cautela sul "pentitismo". Il grande crimine e limiti del rito accusatorio
Messaggero, an. 107 (1985), fasc. 238 (14 settembre), pag. 4
(testo con illustrazioni)
F4252; D50126; D59
L' A. (Procuratore Capo di Avellino) ricorda che l' apporto dato da pentiti a indagini non e' accadimento nuovo e il legislatore aveva gia' ipotizzato e considerato questo tipo di collaborazione ai fini della quantificazione della pena da irrogare e della concessione di attenuanti. Rileva come l' aggregazione criminale stia subendo nel tempo che corre una metamorfosi da violenza rozza ed illegale in attivita' sempre piu' sofisticata ed ingannevole e nota come il pericolo sia nella lentezza delle istituzioni a comprendere e adeguarsi. Osserva come solo una istruttoria segreta e scritta, pur con ogni possibile ampliamento delle garanzie per la difesa, renda possibile un' efficace azione contro la grossa criminalita' organizzata. Concludendo, l' A. nota come sia necessaria una Magistratura ed una polizia professionalmente preparate, tecnicamente dotate, abili ed efficienti, capi degli uffici designati per capacita' che siano puntualmente responsabili dell' andamento degli stessi e non meramente rappresentativi.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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