| E' oggetto di esame la proposta di istituire tre fasce di cittadini
ai fini del godimento dell' assistenza sanitaria: quella degli
indigenti, con assistenza sanitaria totalmente a carico della
collettivita'; quella del ceto medio, con prestazioni garantite ma
integrate da "ticket"; quella dei ricchi, che continuerebbero a
versare un ridotto contributo per solidarieta' ma che dovrebbero
curarsi a proprie spese. L' A. muove, prima, una obiezione a quest'
ultimo contributo anomalo, non solo sul piano morale ma anche su
quello giuridico-costituzionale. Poi, solleva l' obiezione piu' grave
che riguarda la determinazione delle fasce, per quanto riguarda la
distinzione fra la seconda e la terza categoria. "Far di ogni erba un
fascio tra redditi, poniamo di 25 e di 60 e 120 milioni,
significherebbe solo applicare la Costituzione alla rovescia". Ci
sarebbe, poi, il problema degli evasori e degli "elusori legali", i
possessori, cioe', dei titoli di Stato esentasse.
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