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39039
IDG851302735
85.13.02735 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Obici Giulio
Potere politico e magistrati. Un processo sotto pressione
Paese sera, an. 36 (1985), fasc. 252 (18 settembre), pag. 1
D0230; D0211; F4252; D50126
L' A. sostiene che il processo di Napoli alla nuova camorra, processo che ha visto la condanna, tra gli altri, dell' eurodeputato Enzo Tortora, ha provocato l' esplosione di un vero e proprio conflitto tra poteri dello Stato. Secondo l' A., l' offensiva contro la Magistratura ha come obiettivo, speculando sull' emotivita' suscitata dal caso Tortora, quello di muovere un duro attacco all' autonomia della Magistratura stessa. Si vorrebbe una Magistratura allineata per poter gestire la politica in forme e con metodi sempre piu' spregiudicati. L' importanza della sentenza di Napoli, afferma l' A., sta nel fatto che i giudici hanno respinto il tentativo di invalidare il "pentitismo" che, invece, e' stato legittimato e integrato, anche al di fuori dell' ambito terroristico, nel bagaglio degli strumenti utili, ove assistiti da altri riscontri, alla ricerca della verita'. E' da respingere il grave tentativo di minare l' autonomia della Magistratura e di condizionarne le decisioni attraverso campagne che configurano pericolosi conflitti istituzionali.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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