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| IDG851302738 | |
| 85.13.02738 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Bernardi Alberto
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| Una campagna intimidatoria. Magistrato attento a te
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| Paese sera, an. 36 (1985), fasc. 259 (25 settembre), pag. 3
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| D0230; D0211
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| Secondo l' A., magistrato, la campagna di stampa sollevata contro la
Magistratura a seguito della sentenza al processo di Napoli alla
nuova camorra, processo che ha visto la condanna anche dell'
eurodeputato Enzo Tortora, persegue il disegno di screditare la
Magistratura, onde poterne limitare pesantemente l' autonomia e l'
indipendenza; sottoporre il P.M. al potere dell' esecutivo al fine di
controllarne l' esercizio dell' azione penale; estromettere dal
processo i c.d. pentiti, le cui dichiarazioni non tanto possono
essere calunniose quanto invece scomode e rivelatrici. L' A. sostiene
che eventuali abusi di alcuni magistrati sono certamente da
condannare e certe situazioni anomale da correggere, ma evitando la
generalizzazione e le aggressioni verbali. Per quanto riguarda, poi,
l' affermazione che le condanne si fonderebbero sulle dichiarazioni
dei pentiti e' sbagliata in quanto il nostro ordinamento impone al
giudice di spiegare i motivi per cui si e' formato un certo
convincimento.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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