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Documento


39079
IDG851302775
85.13.02775 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tosi Silvano
Triplice Italia
Resto del carlino, an. 100 (1985), fasc. 237 (13 settembre), pag. 1
D202; D0411; D188
E' oggetto di esame la proposta di istituire tre fasce di cittadini ai fini del godimento dell' assistenza sanitaria: quella degli indigenti, con assistenza sanitaria totalmente a carico della collettivita'; quella del ceto medio, con prestazioni garantite ma integrate da "ticket"; quella dei ricchi, che continuerebbero a versare un ridotto contributo per solidarieta' ma che dovrebbero curarsi a proprie spese. L' A. muove, prima, una obiezione a quest' ultimo contributo anomalo, non solo sul piano morale ma anche su quello giuridico-costituzionale. Poi, solleva l' obiezione piu' grave che riguarda la determinazione delle fasce, per quanto riguarda la distinzione fra la seconda e la terza categoria. "Far di ogni erba un fascio tra redditi, poniamo di 25 e di 60 e 120 milioni, significherebbe solo applicare la Costituzione alla rovescia". Ci sarebbe, poi, il problema degli evasori e degli "elusori legali", i possessori, cioe', dei titoli di Stato esentasse.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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