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39081
IDG851302777
85.13.02777 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pieraccioni Dino
Studino almeno la Bibbia
Resto del carlino, an. 100 (1985), fasc. 243 (19 settembre), pag. 4
D9415; D18410; D18433
L' A., richiamate le polemiche sul rinvio dell' applicazione della norma concordataria che riguarda l' insegnamento della religione nella scuola statale, e rilevati i motivi di tale rinvio, affronta due aspetti fondamentali riguardanti tale insegnamento: il primo riguarda la preparazione professionale dei docenti; il secondo riguarda i programmi. Le nomine fatte dagli uffici scolastici diocesani sono in pratica lasciate alla discrezione degli addetti a quegli uffici. Sarebbe il caso, sostiene l' A., di passare ad una "graduatoria di merito" che tenesse conto della preparazione culturale e dei titoli di studio degli insegnanti provvedendo anche a corsi di aggiornamento. Per quanto riguarda i programmi, i genitori degli alunni, al momento della scelta di avvalersi o meno dell' insegnamento religioso, hanno il diritto di sapere che cosa viene insegnato.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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