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Documento


39175
IDG851302871
85.13.02871 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Gianzi Giuseppe
Giustizia in crisi
Tempo, an. 42 (1985), fasc. 235 (14 settembre), pag. 14
D96900; D6035; D0230
L' A. (consigliere Ordine Avvocati di Roma) ricorda che non potra' esserci uno sviluppo democratico e civile del processo e segnatamente di quello penale se all' avvocato non sara' riconosciuto un ruolo primario e non soltanto formale in ogni momento della dialettica processuale. Osserva che il ruolo del difensore e' quello volto all' effettivo e concreto rispetto della legge nell' applicazione al caso singolo, soprattutto per quanto concerne il rispetto di quelle garanzie che sono previste per un processo leale e giusto. Concludendo, l' A. nota che perche' questa figura di difensore che e' nei voti degli avvocati e dei cultori del diritto possa tradursi in strumento di giustizia oltreche' in garanzia di liberta', e' necessario un assoluto rigore morale da parte degli avvocati.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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