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| IDG851302882 | |
| 85.13.02882 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Vitalone Claudio; (a cura di Lambertini Marcello)
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| Le polemiche sul caso Tortora continuano a coinvolgere il "pianeta
giustizia". La legge sui pentiti va inquadrata nel recupero sociale
del detenuto
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| Intervista
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| Tempo, an. 42 (1985), fasc. 242 (21 settembre), pag. 20
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| D51310; D50126; F4252; D5101; D68
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| (Sommario: Il senatore dc Claudio Vitalone che a suo tempo e' stato
il primo firmatario della proposta di legge sul "pentitismo" sostiene
che nel rapporto con mafia e camorra il discorso diventa insidioso)
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| L' A. affronta il problema del "pentitismo", rilevando in primo luogo
le profonde differenze esistenti fra terroristi pentiti e pentiti
mafiosi e camorristi. Avverte che le rivelazioni dei pentiti di mafia
devono essere valutate con grande attenzione, confrontandole con
altre prove. Ritiene indispensabile restituire al processo penale
certezza e "purezza", distinguendo nettamente il momento dell'
accertamento delle responsabilita' dal momento sanzionatorio. Il
problema della riduzione di pene a chi collabora con la giustizia non
va piu' inquadrato nell' ambito di una "transazione mercantile", ma
va risolto nell' ambito del recupero sociale del condannato: questo
solo, infatti, puo' giustificare una riduzione della pena in un
sistema processuale che non sia ispirato ai soli criteri della
necessita' del momento.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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