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39246
IDG851302942
85.13.02942 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Giarda Angelo
Giustizia e societa'. Pentimenti utilitaristici?
Avvenire, an. 18 (1985), fasc. 238 (22 ottobre), pag. 2
D50126; F4252
L' A. (professore di procedura penale all' Universita' cattolica di Milano) osserva che, a partire dal 1974, la legislazione penale ha dato una crescente e preoccupante rilevanza al comportamento degli imputati che confessano e fanno chiamate di correo. Il c.d. pentimento dell' imputato si configura o come semplice dissociazione o come collaborazione con gli organi giudiziari; in ogni caso, questi comportamenti comportano benefici di carattere penale. Dopo aver posto in risalto la necessita' di una attenta valutazione della sincerita' del pentimento, l' A. ricorda che la legislazione speciale che premiava i pentiti doveva avere un' efficacia limitata nel tempo; va invece sempre piu' prendendo piede la tendenza a estenderne l' ambito di applicazione, mentre di frequente viene punita con eccessiva severita' la mancata collaborazione. L' A. critica tali prassi giudiziarie e auspica che una legge metta ordine circa la validita' della dissociazione e della confessione; nessuna rilevanza deve invece essere data alla chiamata di correo.
art. 78 c.p.p. art. 348 c.p.p. art. 24 Cost.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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