| L' A. nota come si vada radicalizzando il contrasto tra il segretario
della DC, De Mita, che sostiene l' opportunita' di attribuire agli
enti locali le forme di autonomia impositiva previste negli accordi
di Governo, ed il ministro della Finanza, Visentini, fermo su
posizioni fortemente differenziate. Osserva come allo stato attuale
le scelte politiche non dovrebbero allontanarsi da una ipotesi base
che preveda il finanziamento centralizzato dei servizi essenziali e
standardizzati, come la scuola, la viabilita', ecc.. Mentre si
avrebbe il finanziamento con tributi locali specifici degli altri
servizi fortemente variabili da zona a zona ovvero opzionali.
Concludendo, l' A. rileva come la ricongiunzione cosi' ottenuta, del
prelievo con la spesa, dovrebbe produrre un miglioramento sia della
finanza pubblica sia della qualita' della rappresentanza politica.
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