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39271
IDG851302967
85.13.02967 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ranghieri Renato
Affrontata in un convegno la necessita' di rivedere la legge che risale al 1929. Dopo le nozze d' oro, quel matrimonio s' e' logorato
Convegno di studiosi sul tema "Disciplina del matrimonio concordatario dopo gli accordi di Villa Madama", Milano, ottobre 1985
Giornale, an. 12 (1985), fasc. 228 (15 ottobre), pag. 6
D9461; D301220
(Sommario: Anche con la revisione del Concordato restano in vigore le vecchie norme. La presidenza del Consiglio dei ministri ha gia' incaricato una commissione per la stesura di un nuovo testo. Convergenze e disparita' di opinioni tra gli studiosi)
Nel corso del convegno si e' cercato di porre in evidenza pregi e difetti dell' attuale legislazione sul matrimonio e di suggerire le linee direttrici cui il legislatore dovra' fare riferimento per la nuova normativa. Gli interventi hanno messo a fuoco i punti nodali della disciplina del matrimonio concordatario. Tutti hanno concordato sul principio della nullita' del legame coniugale e sul fatto che in caso di annullamento si debbano avere le stesse conseguenze patrimoniali che si hanno quando si pronuncia una sentenza di divorzio. Inoltre e' stato precisato che nella nuova legislazione non dovra' piu' verificarsi la trascrizione del matrimonio religioso e la sua acquisizione degli effetti civili per istanza dell' autorita' religiosa o di uno degli sposi: sara' infatti necessaria la volonta' di entrambi gli sposi. Il dibattito si e' animato anche sul principio di scelta di rivolgersi per l' annullamento al giudice ecclesiastico o a quello civile. A questo proposito i pareri sono stati discordi.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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