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39299
IDG851302995
85.13.02995 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Geraci Vincenzo
La crisi della giustizia. Il giudice istruttore assomma troppi poteri
Messaggero, an. 107 (1985), fasc. 259 (5 ottobre), pag. 3
(testo con illustrazioni)
D0230; D68
(Sommario: Scaricati sulla Magistratura anche problemi che non le competono. I "castigamatti". Nuovo processo? Subito per i reati minori. Per la mafia e la camorra realta' differenti)
L' A. (sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo) individua la causa della crisi della giustizia italiana nel difettoso funzionamento degli altri poteri istituzionali, il che ha gravato la Magistratura di problemi che si sarebbero dovuti risolvere in altre sedi. Ricordando che la maggior parte dei giudici svolge la propria attivita' in maniera estremamente riservata, sollecita la Magistratura a non isolarsi rispetto alle altre istituzioni, ma anzi a ricercare concreti momenti di sintesi. Richiede infine che il nuovo codice di procedura penale garantisca una netta distinzione tra organo che ricerca la prova ed organo che decide su di essa, assicurando anche una pariteticita' dei diritti tra accusa e difesa.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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