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39324
IDG851303020
85.13.03020 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Siniscalchi Vincenzo M.
Dibattito. La giustizia in crisi. Intanto ti arresto, poi si vedra'
Messaggero, an. 107 (1985), fasc. 285 (31 ottobre), pag. 3
(testo con illustrazioni)
D611; D0402; D683; D0230
(Sommario: Nel pieno dell' emergenza quella penale. Indagini sempre piu' sommarie e istruttorie abnormi. L' attivita' giudiziaria diviene momento repressivo? C' e' un' evidente "caduta di legalita'")
L' A. (avvocato) afferma che la perdita di credibilita' della nostra giustizia penale e' dovuta essenzialmente alla sempre minore tutela dei diritti fondamentali dei cittadini. Sono purtroppo molto frequenti i casi (denunciati anche dalla stessa Associazione dei magistrati) di arresti frettolosi o ingiustificati. E' cioe' venuto meno non solo il rispetto per le garanzie costituzionali, ma anche l' osservanza delle procedure previste dai codici. L' A. osserva che a partire dal periodo dell' emergenza si e' instaurato un diverso modo di considerare la funzione della Magistratura, intesa non piu' come garanzia della corretta applicazione delle leggi ma come repressione della criminalita'. L' A. ritiene quindi indispensabile riportare la Magistratura al proprio ruolo istituzionale, varando leggi in grado di creare delle strutture valide e non un semplice apparato repressivo; la giustizia deve essere in grado di punire con efficacia e tempestivita' i colpevoli, senza commettere iniquita' nei confronti degli innocenti.
art. 13 Cost. art. 24 Cost. art. 27 Cost.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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