| 39392 | |
| IDG851303089 | |
| 85.13.03089 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Pica Federico
| |
| I requisiti di un' imposizione equa e razionale. Servizi comunali:
sara' la solita tassa?
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Sole, an. 121 (1985), fasc. 231 (15 ottobre), pag. 17
| |
| | |
| D1897; D21310
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Per far fronte al "taglio" di 1500 miliardi operato dal disegno di
legge finanziaria 1986, per quanto riguarda i trasferimenti di
riserve dallo Stato ai Comuni, e' stata proposta l' introduzione di
una tassa sui servizi comunali. In questo articolo l' A. espone
taluni dei caratteri che il tributo dovrebbe possedere: l' imposta
dovrebbe essere prevalentemente a carico di coloro che risiedono nel
territorio dell' Ente; il potere di imporre l' imposta dovrebbe
essere collegato alla esistenza dei servizi pubblici che l' imposta
concorre a finanziare; dovrebbe introdursi un meccanismo che colleghi
l' aliquota del nuovo tributo, deciso dall' Ente, a un grado (medio)
di copertura con tariffa dei servizi divisibili ed all' effettivo
raggiungimento del pareggio per i servizi a carattere produttivo; l'
imposta in questione non dovrebbe implicare affatto autonomia locale
in materia di accertamento; riconoscimento di un forte ruolo del
Ministero delle Finanze volto ad assicurare il rispetto di regole del
gioco, almeno minimali, nei confronti dei contribuenti e dei
cittadini; riconoscimento all' Ente di poteri di manovra delle
aliquote.
| |
| | |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |