| L' A. ricorda che il disegno di legge sulla riforma del processo
penale, approvato dalla Camera dei Deputati l' estate scorsa,
sembrava prossimo all' approvazione definitiva, quando ha subito un
brusco arresto. E' infatti sorto un timore quasi generalizzato che il
nuovo rito accusatorio, adattissimo per risolvere velocemente i
processi riguardanti i reati minori, sia poco, o niente affatto,
idoneo per affrontare nel modo migliore la lotta alla grande
criminalita' organizzata e al terrorismo. "Magistratura indipendente"
ha promosso una consultazione fra tutti i magistrati per approfondire
la questione; e' emerso che il 90% dei magistrati ritiene che il
nuovo processo, con le strutture attuali, si risolverebbe in un
fallimento, mentre il 70% ha affermato che sarebbe inadatto ad
affrontare la criminalita' organizzata, sia comune che politica.
Anche la Corte d' Assise e' ritenuta non idonea per i processi contro
la mafia. L' A. conclude che il potere politico puo' non tener conto
dell' opinione dei magistrati; questi hanno pero' espresso in modo
molto chiaro il loro parere.
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