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39438
IDG851303135
85.13.03135 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Fortuna Ennio
Dopo il referendum di M.I. Perplessita' sul codice
Tempo, an. 42 (1985), fasc. 275 (24 ottobre), pag. 19
D68
L' A. ricorda che il disegno di legge sulla riforma del processo penale, approvato dalla Camera dei Deputati l' estate scorsa, sembrava prossimo all' approvazione definitiva, quando ha subito un brusco arresto. E' infatti sorto un timore quasi generalizzato che il nuovo rito accusatorio, adattissimo per risolvere velocemente i processi riguardanti i reati minori, sia poco, o niente affatto, idoneo per affrontare nel modo migliore la lotta alla grande criminalita' organizzata e al terrorismo. "Magistratura indipendente" ha promosso una consultazione fra tutti i magistrati per approfondire la questione; e' emerso che il 90% dei magistrati ritiene che il nuovo processo, con le strutture attuali, si risolverebbe in un fallimento, mentre il 70% ha affermato che sarebbe inadatto ad affrontare la criminalita' organizzata, sia comune che politica. Anche la Corte d' Assise e' ritenuta non idonea per i processi contro la mafia. L' A. conclude che il potere politico puo' non tener conto dell' opinione dei magistrati; questi hanno pero' espresso in modo molto chiaro il loro parere.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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