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| IDG851303171 | |
| 85.13.03171 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Ruffilli Roberto
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| Governo costituzionale e riforme di fatto
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| Discussione, an. 33 (1985), fasc. 42 (25 novembre), pag. 7
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| D021; D0213; F421
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| (Sommario: Sulla modifica dei meccanismi istituzionali necessarie
verifiche e accordi tra i partiti per favorire il lavoro dei gruppi e
delle commissioni parlamentari)
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| (Titoletti: Le scelte strategiche del Pci e del Psi. "Convenzioni"
tra maggioranza e opposizione. Garanzie reciproche per la "terza
fase")
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| L' A. osserva che negli ultimi tempi PSI e PCI hanno sviluppato la
loro strategia istituzionale, il primo prospettando la possibilita'
delle "riforme di fatto", il secondo proponendo un "governo
costituente" collegato in vario modo ad un "governo di programma". I
due partiti si muovono con il legittimo scopo di migliorare la
propria posizione, ricorrendo pero' poco opportunamente ad
"escamotages" istituzionali. Infatti, sia il PSI che il PCI lasciano
irrisolti alcuni fondamentali problemi istituzionali, come la
stabilita' dell' Esecutivo. L' A. rileva invece l' esigenza di
mettere da parte il ricorso a strumentalizzazioni, per avviare un
processo riformatore che guidi l' evoluzione degli equilibri politici
nell' ambito dei valori e dei principi sanciti dalla Costituzione.
Bisogna quindi rivedere i rapporti fra maggioranza e opposizione e
accelerare il processo di revisione costituzionale sui punti di
maggiore consenso. L' importante e' comunque che i partiti si rendano
conto che e' necessario uno sforzo comune per impedire un ulteriore
sfaldamento delle regole istituzionali.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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