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39554
IDG851303251
85.13.03251 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Annibaldi Paolo
Il parere della Confindustria sulle attivita' sotterranee dei "lobbisti" durante le discussioni sulla legge finanziaria. Ma l' albo dei faccendieri non frenerebbe la corruzione
Corr. sera, an. 110 (1985), fasc. 261 (27 novembre), pag. 1
D0433; D1890
L' A. (direttore generale Confindustria) rileva come l' enorme espansione della spesa pubblica abbia portato inevitabilmente alla moltiplicazione dei gruppi d' interesse che da essa traggono alimento e spesso ragione di vita, e come bisogna, pero', distinguere la funzione di lobby, presente in tutte le democrazie, dalle sue degenerazioni. Commentando le proposte di legge attualmente in discussione alla Camera, nota come di fronte ad un fenomeno cosi' complesso non sia corretto abbandonarsi a giudizi moralistici o immaginare rimedi che non affrontano il nocciolo del problema ed anzi inseriscono nuovi vincoli in un sistema che soffre di poca trasparenza proprio per i troppi vincoli. Concludendo, l' A. osserva che per arrivare ad una vera regolamentazione occorre capire bene quale fenomeno si vuole controllare, e che, se l' obiettivo e' quello di assicurare il massimo di trasparenza alla rappresentanza di interessi ed ai lavori parlamentare, allora il problema non e' quello di imbrigliare, con norme corporative, legittime associazioni, ma quello di agire sugli assetti istituzionali stessi.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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