| L' A. nota come per quanto riguarda le Unita' Sanitarie Locali siano
chiare a tutti la pletoricita' dei comitati di gestione, la
composizione assembleare degli esecutivi, la sovrabbondanza di
personale puramente politico. Osserva come bisogna, pero',
sottolineare altri aspetti spesso dimenticati: la stravaganza
burocratica dei criteri con cui e' composto il personale, il
sottofinanziamento a cui il servizio e' soggetto, l' inadeguatezza
della macchina amministrativa locale. Concludendo, l' A. rileva come
per vivere la riforma sanitaria chieda di essere riformata sul serio
nella stessa direzione che ispiro' il servizio sanitario nazionale
come servizio pubblico, eguale per tutti, e decentrato, gestito cioe'
da una comunita' locale e dalle sue rappresentanze, comprese quelle
politiche.
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