| L' A. rileva come i sistemi elettorali, a qualunque livello, siano
sotto processo e come, in particolar modo, siano criticati la
proporzionale e i voti di preferenza. Osserva che contro il disordine
logico e morale della lotta per le preferenze non c' e' che un
antidoto; l' abolizione dei voti stessi di preferenza attraverso
liste rigide, proposte dai partiti, secondo un ordine precostituito
di elezione dei candidati. Mentre contro la polverizzazione del
potere e i ricatti politici, favoriti dal sistema proporzionale in
se', l' antidoto piu' efficace sembra l' adozione del sistema
uninominale. Concludendo, l' A. rileva come, comunque, i problemi
nell' un caso e nell' altro non offrano soluzioni ne' facili ne'
convincenti, sia sul particolare piano elettorale, sia sul generale
piano democratico.
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