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Documento


39660
IDG851303357
85.13.03357 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Coco Giovanni Silvio
Massimo rigore. "Custodia" cautelare e tutela dei diritti
Popolo, an. 42 (1985), fasc. 259 (17 novembre), pag. 1-2
D6113; D61140; D68
L' A. avverte che la nuova legge sulla carcerazione preventiva, che tale resta nella sostanza anche sotto il nome di "custodia cautelare", mirava a ridurre gli effetti perversi derivanti dalla sua lunghezza, da tutti criticata. Ora, pero', il rischio che vengano messi in liberta' provvisoria alcuni pericolosi criminali e terroristi ha suscitato polemiche proposte di un ulteriore rinvio dell' applicazione della legge. L' A. afferma che da questa situazione schizofrenica si puo' uscire solo dando vita ad una profonda riforma della giustizia penale. Purtroppo, il Parlamento ancora non e' riuscito a varare una riforma valida del codice di procedura; ma questo non giustifica quei magistrati che eccedono nell' emissione di provvedimenti restrittivi della liberta' personale. Dopo aver lamentato che sia un solo magistrato a decidere sull' emissione di provvedimenti restrittivi, l' A. invita i giudici ad agire con il massimo rigore nell' applicazione della legge, evitando che le convenzioni personali possano influire nell' adempimento del proprio dovere.
l. 28 luglio 1984, n. 398
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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