| L' A. rileva come il tema della riforma elettorale possa essere
discusso in un orizzonte piu' vasto, tenendo conto che esistono
alternative piu' serie, moderne e razionali del puro abbandono della
proporzionale. Nota come una riforma elettorale maggioritaria
bloccherebbe ogni dinamica all' interno del nostro sistema. Osserva
come, invece, l' efficacia delle riforme istituzionali, che rimangono
utili ed urgenti, sia subordinata a due condizioni: il superamento
dell' ottica riduzionistica che guarda solo alla riforma elettorale o
alla Presidenza del Consiglio, l' intervento sul versante dell'
amministrazione. Inoltre una riforma che non voglia tingersi di
autoritarismo deve guardare al sistema dell' informazione, alla
giustizia, ai nuovi diritti dei cittadini. Concludendo, l' A. osserva
come la grande trasformazione in atto porti con se' la possibilita'
di sbocchi autoritari, e come la partita della democrazia si giochi
sul terreno delle istituzioni.
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