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| IDG851303377 | |
| 85.13.03377 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Gatti Adolfo
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| Il Pubblico ministero non puo' essere giudice
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| Repubblica, an. 10 (1985), fasc. 262 (27 novembre), pag. 12
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| D02307; D68
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| L' A., analizzando la figura del P.M. alla luce delle norme
attualmente vigenti, nota come questo e l' imputato siano portatori
di interessi contrapposti durante il processo, per cui l' attuale
supremazia del primo sull' altro si risolve soltanto in uno
squilibrio del contraddittorio, in una lesione del diritto di difesa
e quindi in un fattore negativo per la retta amministrazione della
giustizia. Rileva come il nuovo procedimento accusatorio portato
dalla legge-delega per la riforma del codice di procedura, approvata
dalla Camera, si ispiri a criteri di semplicita' e di trasparenza, e
come in esso sia fondamento essenziale il criterio di parita'
effettiva tra accusa e difesa. Concludendo, l' A. osserva come,
quindi, in un' organizzazione degli uffici giudiziari rispondente al
nuovo sistema processuale, quello del giudice e quello del P.M. non
potranno che essere separati, e come i funzionari di quest' ultimo
non dovranno appartenere all' Ordine giudiziario.
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| r.d. 30 gennaio 1941, n. 12
l. 18 giugno 1955, n. 517
art. 24 Cost.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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