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Documento


39746
IDG851303443
85.13.03443 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Plotino Francesco
Carcerazione: una scadenza allarmante
Tempo, an. 42 (1985), fasc. 294 (12 novembre), pag. 2
D6113; D61140
(Titoletti: Un anno non basta. Liberta' vicina)
L' A. osserva che la legge sui nuovi termini di carcerazione preventiva, varata nel 1984, era necessaria e non piu' rinviabile, soprattutto in considerazione dell' incapacita' di riuscire ad incidere sulla durata dei procedimenti penali. La legge contiene pero' due norme che rischiano di creare gravi danni per la collettivita'. In base ad esse, anche gli imputati per i reati piu' gravi possono essere scarcerati dopo appena un anno dalla sentenza di primo grado o anche di secondo grado; la realta' processuale dimostra che sono necessari tempi ben piu' lunghi perche' vengano emesse le sentenze dei gradi successivi. In conseguenza di cio' assassini, terroristi e sequestratori di persona potranno essere scarcerati il prossimo 30 novembre; il fatto e' ancor piu' grave se si pensa che la stessa Corte Costituzionale ha affermato che la presunzione di innocenza si affievolisce dopo il primo grado di giudizio. L' A. conclude sollecitando il varo di un decreto-legge che ponga rimedio almeno ai casi di maggiore gravita' e allarme sociale.
l. 28 luglio 1984, n. 398
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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