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39800
IDG851303497
85.13.03497 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Schelotto Gianna
Chiedo la parola. Ultimissime sul pudore: piu' che il nudo, offende il brutto
Europeo, an. 41 (1985), fasc. 50 (14 dicembre), pag. 15
(testo con illustrazioni)
D5171; F4252
L' A., commentando una sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce che se l' esibizione del nudo e' assolutamente composta non e' reato, nota come sia importante che sia stato finalmente sancito un diritto sul quale ogni anno si scatenano polemiche, dibattiti, risse. Osserva come il comune senso del pudore abbia subito in questi ultimi anni una trasformazione assolutamente rivoluzionaria: fondandosi non piu' solo su norme etiche, ma su valutazioni puramente estetiche. Rileva come, quindi, una sentenza come quella della Corte di Cassazione era urgente e necessaria, in quanto afferma che il nudo integrale, bello o brutto, se non e' teso a fini provocatori non puo' essere considerato lesivo del comune senso del pudore. Concludendo, l' A. ricorda che la legge deve assicurare uguali soddisfazioni sia a chi ama spogliarsi sia a chi no, senza pretesa di dettarsi reciprocamente norme di buonvivere o di buoncostume.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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