| L' A. riporta le difficolta' cui devono far fronte amministratori,
Regioni e soprintendenze, a seguito della l. n. 431 dell' 8 agosto
1985, che estende i vincoli paesistici a intere categorie ambientali
(coste, fiumi, laghi, etc.), e blocca temporaneamente la
edificabilita' in grandi aree, fino alla formazione dei piani
urbanistici adatti a proteggere il paesaggio. Osserva che questa
legge e' di fondamentale importanza per rimediare ai danni ambientali
degli ultimi decenni, ed e' percio' essenziale che il meccanismo
operativo della legge stessa venga fatto funzionare bene. Constatata
l' inefficienza delle Regioni e delle soprintendenze, propone di
creare presso i Beni culturali un piccolo gruppo di esperti, che
sostenga le amministrazioni periferiche nei loro compiti, e prepari
in tempo eventuali interventi sostitutivi. Sottolinea infine la
necessita' di delineare un quadro nazionale in materia di
pianificazione paesistica, analogamente a quanto gia' realizzato in
altri Paesi, per il quale sarebbe sufficiente uno stanziamento
relativamente modesto.
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