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39948
IDG851303645
85.13.03645 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Lai Benny
Obbiettivo. Perche' brinda monsignore?
Giornale, an. 12 (1985), fasc. 282 (18 dicembre), pag. 6
D9415; D18410; D18433
L' A. rileva che la regolamentazione della istruzione religiosa nelle scuole pubbliche vede un nuovo ruolo della Conferenza Episcopale, di interlocutrice dello Stato e protagonista, quindi, nell' intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione. In particolare segnala che sono stati introdotti i seguenti principi: l' insegnamento della religione non deve verificarsi ne' all' inizio ne' al termine delle lezioni; il divieto di formare classi miste tra alunni che accettano l' insegnamento della religione, e quelli invece che lo rifiutano; l' obbligo per i non iscritti a religione di impiegare l' ora ad un' imprecisata attivita' culturale. Ritiene che quest' ultima sia la norma piu' criticabile, perche' i ragazzi esentati dal corso di religione dovrebbero svolgere attivita' escluse a quelle comuni a tutti gli allievi. Sottolinea che l' introduzione della libera scelta dell' individuo per l' insegnamento della religione avra' l' effetto di determinare il tramonto dell' "ora di religione".
art. 9 Conc.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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